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Qualcosa di eretico nella RCP?

Le storiche istituzioni IRC / ERC ed AHA revisionano e controllano regolarmente l’efficacia dei protocolli di rianimazione cardiopolmonare. In questi anni molte cose sono cambiate, proprio grazie a statistiche, ricerca, variazioni degli algoritmi, per raggiungere una efficacia sempre maggiore. Si è passati quindi da una RCP 5:1 al 15:2 al 30:2; alla proposta del 50:1 / 50/0; alla raccomandazione di non eseguire sempre e comunque la respirazione artificiale (in mancanza di capacità o in mancanza di mezzi aggiuntivi di protezione ad esempio) ogni tanto, navigando fra le pubblicazioni ci si imbatti in alcune proposte “eretiche” come la presente datata 2008.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2672278/

Filiberto Zadini, MD,*Edward Newton, MD,Amin A. Abdi, BS,Jay Lenker, PhD,Giorgio Zadini, MD,# andSean O. Henderson, MD†

Use of the Trendelenburg Position in the Porcine Model Improves Carotid Flow During Cardiopulmonary Resuscitation

Si tratta di eseguire l’RCP in Trendelburg, a 30°.

Tale proposta scaturisce dalla riflessione che la gravità potrebbe aiutare il riempimento delle carotidi e conseguentemente l’afflusso di sangue al cervello, permettendo quindi un ulteriore guadagno, in termini di tempo, nel tentativo di risolvere il problema alla base dell’arresto cardiaco.

Sull’argomento compare, su pub questo unico articolo https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2672278/  in cui viene fatta sperimentazione su modello animale (maiale): 6 maiali tra 80 e 100 kg sono stati anestetizzati e intubati. E’ stata applicata una cannula sulla carotide comune destra e applicato un monitoraggio ECG ed è stata poi applicato un catetere centrale 5 Fr, via femorale, posizionandolo sull’arco aortico. La capnografia era monitorizzata al tubo OT. La ventilazione è stata posta fra 30 e 35 mmHg CO2.

Gli sperimentatori hanno iniziato le misure con 0° di inclinazione prima di indurre una FV con applicazione diretta di corrente (9 v).  Venivano poi attesi due minuti dalla verifica di assenza di flusso sulle carotidi. La CPR era garantita da un device meccanico intratoracico (CPR INTERNA). Le misurazioni erano effettuate per due minuti per ogni variazione di inclinazione, quindi a 0 / 10 / 20 / 30 gradi di inclinazione Trendelemburg. Ogni 30 secondi venivano misurati i parametri emodinamici. 

Ecco i risultati rilevati:

Ci sono limitazioni in questo studio? certamente, affermano i ricercatori:  

il primo è il piccolo campione a disposizione, solo 6 maiali; poi, il ritorno venoso al cuore non è stato indagato e si pensa che la posizione possa indurre in qualche modo un aumento importante di ritorno venoso.  La CPR eseguita è stata fatta tramite device interno di tipo meccanico, e ci potrebbero essere marcate differenze con un massaggio toracico esterno. La massa di sangue che si sposta dalla parte inferiore del corpo di un maiale è differente dalla percentuale di massa di sangue presente nelle gambe e nell’addome di un essere umano, c’è anche una diversa distribuzione della massa ematica. Non è stato possibile misurare l’outcome neurologico sul modello animale. Sono state misurate le pressioni sulle carotidi, ma non l’effettivo apporto di sangue al cervello. La posizione Trendelemburg potrebbe aumentare l’apporto di sangue, ma potrebbe comportare anche una diminuzione del ritorno venoso cerebrale ed un aumento della pressione intracranica, vanificando gli iniziali effetti positivi della Trendelemburg; anche lo spostamento degli organi interni in direzione della testa potrebbe comportare un aumento della pressione toracica che a sua volta potrebbe causare un aumento della pressione intracranica. Gli autori suggeriscono quindi che una modifica utile potrebbe essere quella di adottare una posizione col capo sollevato (non viene specificato di quanto) in modo da minimizzare questi ultimi effetti negativi.

Concludendo

Lo studio suggerisce che in effetti le carotidi del modello animale hanno maggiore flusso sanguigno se la CPR viene praticata in Trendelemburg di 30°e sarebbe opportuno indagare meglio le tecniche CPR a 30° e a 30° con testa sollevata.  Indagare la tecnica CPR Trendelenburg e T. modificata con capo in flessione per studiare il ritorno venoso al cuore, la pressione intracranica, le pressioni di perfusione coronarica e cerebrale, nonché la vena giugulare interna e il flusso sanguigno dell’aorta addominale per controllare gli effetti negativi della gravità; indagare l’outcome neurologico; indagare con precisione i flussi nelle varie posizioni.

Use of the Trendelenburg Position in the Porcine Model Improves Carotid Flow During Cardiopulmonary Resuscitation

Filiberto Zadini, MD,*Edward Newton, MD,Amin A. Abdi, BS,Jay Lenker, PhD,Giorgio Zadini, MD,# andSean O. Henderson, MD

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2672278/

Dopo questo articolo ne ho cercati altri riguardo l’eterodossia della rianimazione cardio polmonare. li affronterò magari più avanti…sappiate che ho letto di “abdominal compression” e altre cosuccie, e…a quando i trombolitici nei casi di infarto?